Fauna ittica del Ticino
ALCUNE SPECIE ABBASTANZA DIFFUSE
Le
attuali conoscenze sulla distribuzione dell’ittiofauna nelle acque pavesi sono
frutto di una lunga serie di indagini condotte da molti autori a partire dalla
metà del secolo scorso ai giorni nostri.
La base conoscitiva offerta da tali lavori, confrontata coi dati successivi, permette di evidenziare i mutamenti intervenuti nel tempo nella distribuzione dell’ittiofauna pavese.
All’inizio
del secolo il fiume era popolato da oltre trenta qualità di pesci, ma,
oggigiorno, alcune specie sono scomparse a favore di un ripopolamento di
svariate specie appartenenti alla fauna nazionale e alcune specie esotiche.
In
riferimento a questi dati la fauna ittica del fiume Ticino è notevolmente
aumentata rispetto agli inizi del secolo, infatti oltre ai già presenti
lampreda, storione, trota, luccio, triotto, vairone, carpa, alborella,
scazzone, sono da considerarsi acquisiti all’ittiofauna pavese lo spinarello,
il cagnetto ed il cobite mascherato.
In questo secolo si è inoltre registrata l’introduzione di un notevole numero di specie esotiche: persico sole, persico trota, pesce gatto, trota iridea, gambusia, siluro, carassio dorato, carpa erbivora, carpa argentata, carpa testa grossa. Alcune di queste si sono riprodotte in natura e vanno considerate acclimatate mentre le altre, la cui introduzione non ha avuto successo, continuano ad essere immesse.
Anche
la fauna ittica della provincia di Pavia ha subito grandi cambiamenti
dall’inizio del nostro secolo dovuti all’introduzione di specie esotiche(27) e
all’estinzione di alcune altre (7).
Il numero delle specie presenti è cresciuto fino alle
attuali 55, con una percentuale di specie introdotte del 49%. Le specie
indigene hanno invece risentito delle alterazioni ambientali (sbarramenti
artificiali, inquinamento, regimazione degli alvei) e il 20% i esse non è più
stata segnalata durante l’ultimo decennio.
SPECIE IN ESTINZIONE O IN PERICOLO
SPECIE |
CONSISTENZA |
CAUSA
DELLA RIDUZIONE/O ESTINZIONE |
Storione
comune |
Nulla |
Alterazione
ambiente |
Storione
cobice |
Scarsa |
Alterazione
ambiente Pesca |
Storione
ladano |
Nulla |
Alterazione
ambiente |
Cheppia |
Nulla |
Alterazione
ambiente Inquinamento
genetico Pesca |
Trota
marmorata |
Scarsa |
Alterazione
ambiente |
Temolo |
Sporadica |
Alterazione
ambiente Pesca |
Barbo
canino |
Scarsa |
Alterazione
ambiente |
Scazzone |
Nulla |
Alterazione
ambiente |
Passsera |
Nulla |
Alterazione
ambiente |
ALCUNE SPECIE ABBASTANZA DIFFUSE
CYPRINIDE
(alburnus alburnus alborella)
Presente
in molti corsi d’acqua di pianura l’alborella è la specie numericamente più
abbondante, le sue dimensioni sono piuttosto ridotte e gli esemplari di 15cm
sono considerati eccezionali. IL corpo è slanciato, i fianchi argentei con
riflessi iridescenti e una banda longitudinale grigia; il dorso è grigio e
verde. La bocca è caratteristica, molto obliqua e rivolta verso l’alto.
Cyprinide(cyprinus carpio)
La
carpa è stata introdotta in Italia ai tempi dell’impero romano.
Il corpo di tale pesce è piuttosto tozzo, molto alto. La
bocca è munita di due paia di barbigli e labbra carnose. Il dorso è bruno, i
fianchi di colore bronzeo.
La
varietà più comune è quella “regina” ma esistono anche altre varietà quali
“specchio”, “nuda”, “cuoio”.
Esocidae(esox
lucius)
Il
muso appiattito dalla forma simile a un becco d’anatra, la bocca grande munita
di oltre 600 dent, il corpo allungato e poco compresso con dorso e ventre quasi
paralleli, le pinne ornate di macchie nere caratterizzano il luccio, pesce
ampiamente diffuso nelle acque stagnanti e moderatamente correnti di pianura
(lanche, stagni, canali, rogge).
Cyprinide(tinca
tinca)
La
forma piuttosto tozza e le grandi pinne adatte a compiere evoluzioni tra la
fitta vegetazione acquatica lasciano intuire che la tinca è un pesce amante
delle acque calde e ferme nelle zone di pianura.
Il
muso presenta un paio di sottili barbigli e un occhio decisamente piccolo; il
corpo è ricoperto di muco che rende poco visibili le piccole scaglie che lo
ricoprono. Il colore è bruno verdastro, solo il ventre è di un giallo acceso.
Alciati Marco, Gastoni Riccardo, Mangiarotti Matteo