Durante la nostra escursione invernale al Parco della Vernavola abbiamo osservato che molte specie animali erano “scomparse”: non si vedeva nessuna farfalla, nè altri insetti; le lucertole e le lumache che avavamo visto nell’ escursione precedente erano sparite, nè si sentivano i gracidii delle rane.
MA DOV’ ERANO FINITI?
COME SI COMPORTANO GLI ANIMALI IN INVERNO?
IL LETARGO
All’ inizio dell’ inverno molti animali cadono in un particolare stato
di riposo: il LETARGO.
Il letargo è un mezzo per sopravvivere usato dagli animali per
difendersi dal freddo e perchè non troverebbero più cibo
adatto a loro.
Durante il letargo gli animali rallentano le loro funzioni vitali (il
corpo si raffredda, il cuore batte molto più lentamente, non sentono
più la necessità di nutrirsi), cadendo in un sonno più
o meno profondo.
Le LUCERTOLE si nascondono in qualche buchetto del terreno; essendo animali “a sangue freddo”, se rimanessero all’ aperto durante l’ inverno, si congelerebbero; inoltre non troverebbero gli insetti di cui si nutrono.
Le RANE sprofondano nel fango degli stagni e rimangono lì fino a primavera.
Le LUMACHE e le CHIOCCIOLE si nascondono in luoghi riparati
e lì si addormentano; le chiocciole inoltre tappano il loro guscio
con una membrana.
ALTRI ANIMALI IN LETARGO
IL RICCIO
Quando arriva l’ inverno il riccio comincia a trovarsi nei guai; il
suo rivestimento spinoso è infatti un ottimo strumento di difesa
contro i nemici, ma non lo ripara dal freddo. Inoltre, essendo un insettivoro,
si trova anche a corto di cibo. Per risolvere questa situazione, quando
comincia a fare freddo, il riccio si appallottola nella sua tana e cade
in letargo, il suo corpo si raffredda fino a primavera.
LA MARMOTTA
Il luogo dove le marmotte trascorrono il letargo è una vera
camerata sotterranea; si trova a due o tre metri di profondità ed
è larga anche una decina di metri; vi restano a dormire una quindicina
di marmotte.
Durante l’ estate questi animali hanno tagliato coi denti molta erba
e l’ hanno fatta seccare al sole; poi, con i denti, hanno trasportato il
fieno nella loro tana, disponendola a strati.
In inverno, su questo soffice materasso, dormono un sonno molto profondo,
acciambellate con il corpo stretto fra le zampe posteriori.
Durante il letargo la respirazione è lentissima, il cuore batte
molto lentamente, il corpo si raffredda e utilizza, per sopravvivere, il
grasso accumulato durante l’ estate.
Quando si sveglia, in primavera, la marmotta è molto magra!
GLI SCOIATTOLI
Gli scoiattoli, durante l’ inverno, non dormono continuamente. Quasi
ogni mattina escono dal loro nido, posto su un albero, per sgranchirsi
un po’ le zampe, inseguendosi e correndo lungo i tronchi e i rami. Vanno
anche a prelevare un po’ del cibo che avevano accumulato in piccoli magazzini
nascosti nelle cavità dei tronchi. Nelle altre ore del giorno se
ne stanno ben tappati nel loro nido dove dormono e “fanno spuntini”.
NON TUTTI GLI ANIMALI IN INVERNO VANNO IN LETARGO
Le FARFALLE e molti altri INSETTI non possono sopravvivere
al freddo dell’ inverno. Perciò in autunno depositano le uova in
luoghi protetti e poi muoiono. In primavera dalle uova nasceranno le larve
che poi si trasformeranno in insetti adulti.
Abbiamo osservato che molti animali continuano a vivere nel Parco
anche durante l’ inverno. In particolare ci sono molte anatre.
Di solito questi sono uccelli migratori; in autunno esse si radunano
in stormi e si dirigono verso i paesi più caldi dove riusciranno
più facilmente a trovare cibo.
Le anatre del Parco invece sono “stanziali”, cioè rimangono
nel Parco per tutto l’ anno, perchè gli addetti al Parco danno loro
il cibo.