Il comune di Pavia ha realizzato in questi anni una importante campagna di sensibilizzazione e di contrasto al gioco d'azzardo anche attraverso iniziative originali volte a favorire la cultura del gioco sano in luogo del gioco patologico.
Nel 2015, avvalendosi di un finanziamento regionale (L.R. 8/2013) è stato dato vita al progetto "Quartieri no slot" che aveva come finalità quella di invogliare gli esercenti a dismettere le slot dai loro locali, ma non come si era fatto in passato (senza successo) attraverso l'erogazione di contributi qualora si fosse rinunciato alle slot ed agli introiti ad esse collegati, bensì attraverso l'organizzazione di eventi finalizzati a diffondere la cultura del gioco sano. Pertanto tutti i locali che si sono dichiarati interessati a dismettere le slot e in parte quelli che già non le avevano sono stati coinvolti insieme a scuole, associazioni, parrocchie, luoghi di aggregazione sociale, associazioni di categoria e associazioni sportive allo scopo di sostituire il gioco d'azzardo con il gioco sano organizzando campionati di briscola, scopa o scala quaranta, giochi di ruolo, partite di pallacanestro, esibizioni di danza e di atletica all'interno o all'esterno dei locali coinvolti.
Al progetto hanno partecipato 25 bar a cui presto se ne sono aggiunti altri 4 sulla scorta del successo delle iniziative proposte che hanno permesso di raggiungere più di 3000 persone frequentanti gli stessi bar divenuti da quel momento locali NO SLOT.
Nell'arco di un solo anno, grazie a queste iniziative e all'applicazione della ordinanza di limitazione degli orari di accensione delle slot (e relativi controlli e multe), ben 23 locali cittadini hanno rinunciato alle slot su un totale di 137 mappati: più del 15%. Nel 2016 Pavia ha tolto la maglia nera del gioco d'azzardo ed ha indossato la maglia rosa della lotta al gioco d'azzardo, anche grazie al fatto che la storica sala giochi del centro cittadino ha chiuso le porte per lasciare spazio ad altre attività commerciali.
Il 2017 è l'anno del consolidamento della sensibilizzazione contro il gioco d'azzardo patologico che ha l'obiettivo di diffondere la cultura del gioco sano e del contrasto alla dipendenza. A questo scopo il Comune ha richiesto ed ottenuto altri due finanziamenti da Regione Lombardia:
Il primo progetto, in continuità con "Quartieri no slot", individua quale filo conduttore il gioco sano, declinato in diverse varianti quali l'utilizzo di un gioco da tavolo personalizzato sulla città di Pavia allo scopo di far conoscere meglio la città e aggregare giovani, anziani, studenti e famiglie organizzando nei bar no slot una serie di tornei in collaborazione con le molteplici associazioni di volontariato presenti sul territorio. Sono stati inoltre organizzati proiezioni cinematografiche con dibattito gestito da psicoterapeuti e spettacoli teatrali rivolti ai ragazzi delle scuole medie e superiori sul tema del gioco d'azzardo, la matematica e le reali probabilità di vincita nonché sull'abuso di utilizzo dei telefoni cellulari come strumenti di gioco che possono portare alla dipendenza.
Il secondo progetto è invece incentrato sulla formazione e informazione in materia di dipendenze e gioco d'azzardo rivolte agli insegnanti delle scuole medie e superiori, ai genitori dei ragazzi, agli amministratori locali e agli operatori (assistenti sociali, polizia locale, amministratori di sostegno) dei Comuni ricompresi nel Piano di Zona attraverso una serie di incontri che si sono sviluppati nell'arco dell'anno. Nell'ambito del progetto è stata inoltre condotta una ricerca che ha coinvolto più di 5000 studenti delle scuole elementari e medie e più di 100 anziani che frequentano le APS allo scopo d'indagare il loro stile di vita e il rapporto fra questo e il gioco d'azzardo patologico e in generale le dipendenze ed i disagi.
I risultati raggiunti grazie ai progetti descritti ed ai provvedimenti amministrati adottati nell'arco di 4 anni sono stati stupefacenti: dimezzamento dei punti gioco in città, riduzione di un terzo delle slot machines e diminuzione netta della spesa gioco procapite.
Il lavoro continua...