Amministrare lUrbanistica
di Pier Benedetto Mezzapelle
Deindustrializzazione e internazionalizzazione dei mercati
Lo scenario di riferimento per i processi di pianificazione urbana è mutato negli ultimi decenni in conseguenza del processo di terziarizzazione e deindustrializzazione (che ha liberato spazi nelle città), della progressiva internazionalizzazione dei mercati (che ha aperto le imprese ad un contesto più competitivo), del continuo progresso dellInformation Technology (che ha influenzato l'organizzazione e le modalità di lavoro, ma anche del tempo libero).
Le rigenerazioni urbane sono diventate sempre più frequenti: la delocalizzazione delle attività industriali ha reso obsoleti molti spazi produttivi posti spesso in aree urbane divenute semicentrali rendendo necessaria la loro conversione e riqualificazione.
Molto spesso queste operazioni puntano sulla creazione di nuovi "luoghi", basandosi su fondamenti eminentemente economici sfruttando la capacità di stupire di un'architettura land-marking e lasciando in secondo piano concetti legati alla forma della città, alla sua identità ed al significato di un insediamento.
In questi ultimi anni si sono spesso utilizzati strumenti di pianificazione in unottica di programmazione meramente economica che ha comportato nascite di nuovi quartieri tematici, di simulacri urbani, di infrastrutture monstre, tralasciando colpevolmente unidea di città.
Citando Oswald Mathias Ungers Un passo importante verso una nuova organizzazione della città consiste invece nel (
) identificare le esigenze di queste isole urbane frammentarie e (
) definire in modo adeguato la fisionomia di ogni parte della città e caratterizzarla in modo tale che essa mantenga il proprio carattere specifico.
Larcipelago urbano che ne nasce, fatto di ben individuate isole urbane, differenziate nella loro forma, nella struttura urbanistica e sociale, corrisponde allora allimmagine della città nella città. Ogni parte della città presa di per sé contiene una propria identità conforme soltanto a se stessa, la quale si differenzia notevolmente da quella di unaltra parte.
Non si tratta di contrapposizioni che si escludono reciprocamente, bensì di aspetti che si integrano in modo complementare.
Marshall Mc Luhan individua nella città moderna e nella sua struttura dinamica i fiori di un cambiamento: le città sono unulteriore estensione dei nostri corpi nati per soddisfare i bisogni di gruppi più vasti ... La ferrovia non ha introdotto nella società né il movimento, né il trasporto ma ha accelerato le proporzioni di funzioni umane già esistenti creando città di tipo totalmente nuovo e nuove forme di lavoro
le conseguenze individuali e sociali di ogni medium
derivano dalle nuove proporzioni introdotte nelle nostre questioni personali dalle nuove tecnologie.
Per Melvin Webber lattuale mutamento dei sistemi di comunicazione rappresenta una determinante primaria nel ridare forma ai tessuti urbani, soprattutto per gli effetti che determina come la riduzione delle barriere sociali, labolizione di quelle materiali ed il progressivo sostituirsi della comunicazione allo spostamento.
Per abbracciare tutti gli aspetti urbani occorre ridefinire una struttura organizzativa in modo inclusivo ossia bisogna dare proporzioni a tutte le informazioni alla base della pianificazione: creare un sistema omnicomprensivo.
I principi fondamentali per la riuscita di una trasformazione devono essere:
- la figurabilità, il significato, ossia la chiarezza con cui essa può essere percepita e identificata
- la dimensione: in che modo un intervento costituisce una massa critica rispetto alla città?
- la coerenza infrastrutturale, secondo i concetti di soglia di Malisz
- il cofinanziamento e la gestione speciale, in cui il plusvalore assolva un meccanismo di ridistribuzione urbana.
La figurabilità
Questa, secondo Lynch, si fonda sul significato di un insediamento ossia la chiarezza con cui esso può essere percepito e identificato e la facilità con cui i suoi elementi possono essere collegati ad altri eventi o luoghi in una rappresentazione mentale coerente di tempo e di spazio, a sua volta relazionabile a concetti e valori non spaziali
[il significato] Costituisce il punto di contatto tra la forma dellambiente e il processo di percezione e di conoscenza delluomo;
dipende dalla forma spaziale e dalla qualità, ma anche dalla cultura, dal temperamento, dallo status sociale, dallesperienza
Si riscontrano delle costanti importanti e significative allinterno dellesperienza di uno stesso spazio condotta da persone diverse: queste costanti provengono dalla comune base biologica nel nostro processo percettivo e cognitivo, da certe universali esperienze del mondo
e da quelle norme culturali comuni alle persone che utilizzano un particolare luogo.
La coerenza con le infrastrutture
Tutti i grandi interventi di trasformazione urbana sono accompagnati da infrastrutture importanti, sia perché in alcuni casi coincidono con la realizzazione di queste, sia perché queste rispondono ad una innovazione tecnologica, sia, soprattutto, perché ne garantiscono la necessaria accessibilità.
La localizzazione strategica
Fa parte della città, la rinnova o è duale rispetto a essa?
La dimensione minima
In che modo un intervento costituisce una massa critica sufficiente rispetto alla città e al settore più ampio che si intende trasformare a medio termine?
Con il termine soglia Malisz intende quei livelli di sviluppo urbano per i quali alla crescita della città ne consegue per necessità la creazione di nuove importanti infrastrutture o di nuove aree di espansione o listituzione di nuovi servizi. I costi urbani non aumentano in modo eguale con lespandersi della dimensione, ma tendono a subire sbalzi al superamento di queste soglie. Le soglie variano a secondo della città; una volta determinate le soglie però, la strategia appropriate sta nel mantenersi al disotto di una di esse oppure superarla di gran lunga in un breve periodo in modo da raccogliere i benefici legati ai costi aggiuntivi.
Le funzioni urbane innovatrici
Queste, che difficilmente nel tessuto tradizionale trovano spazio, possono essere collegate al nuovo terziario e ai servizi avanzati
Il co-finanziamento e la gestione speciale
Una gestione più efficienti rispetto alla pratica amministrativa convenzionale in cui la concorrenza e l'intervento del settore privato sono essenziali, nellottica di una sperimentazione dei processi di partenariato in cui il plusvalore del suolo generato dalla trasformazione venga utilizzato come meccanismo di ridistribuzione urbana.
Innovazione e competitività: la Smart City
If you cant measure it, you cant manage it. Se non si può misurare, non si può gestire
Michael Bloomberg, Cities Climate Leadership Group
Una città può essere definita SMART (intelligente) quando gli investimenti in capitale umano e sociale e quando le infrastrutture di comunicazione tradizionali ( trasporti ) e moderne ( ICT ) alimentano la crescita economica sostenibile e una elevata qualità della vita, con una sapiente gestione delle risorse naturali attraverso la governance partecipativa .
Andrea Caragliu, Chiara Del Bo, Peter Nijkamp
I had a sinking feeling as I was listening to the talks by these prominent figures in the field of smart cities because the city used to be the domain of the architect, and now, frankly, they have made it their domain. This transfer of authority has been achieved in a clever way by calling their city smart and by calling it smart, our city is condemned to being stupid
but in the end, it is clear that those in the digital realm and architects will have to work together.
"Ho avuto la sensazione di sprofondare ascoltando i discorsi di queste figure di spicco nel campo delle Smart cities perché la città era il dominio dell'architetto, e ora , francamente, sono loro ad avere il dominio. Questo spostamento di autorità lo hanno raggiunto in un modo intelligente definendo la loro città Smart - e chiamandola intelligente, la nostra (città) è condannata a essere stupida ... ma alla fine è chiaro che nel mondo digitale loro e gli architetti dovranno lavorare insieme
Rem Koolhas
Si tratta quindi di avviare un processo di valutazione e di pianificazione più complesso che abbia come base un fondamento e cioè che non si può misurare l'incommensurabile o comparare l'incomparabile.
Per Marco Romano "Accertata limpossibilità di predire landamento futuro di alcuni fenomeni socioeconomici (
) si potrebbe da ultimo sostenere che sia comunque possibile (
) ricavare predizioni per via induttiva a partire dal loro andamento passato: è del resto questa la procedura più consueta nei piani regolatori
Pianificare, programmare o fare marketing?
Le amministrazioni delle maggiori città europee rivelano con sempre più insistenza la pretesa di promuoversi e di pubblicizzarsi, di vendersi al loro interno e al loro esterno. La necessità di conciliare gli obiettivi di ogni amministrazione e la contrazione di risorse finanziarie ha indotto le amministrazioni al ricorso di tecniche tipicamente manageriali.
Ma ogni territorio da sempre ha avuto come obiettivo il proprio sviluppo e linnalzamento della qualità della vita, al fine di creare valore per la comunità locale.
In una logica di competitività economica, le amministrazioni locali sentono il bisogno prioritario di sviluppare azioni strategiche al fine di attrarre investimenti e risorse attraverso l'offerta di nuovi fattori di localizzazione.
Dal punto di vista economico la città si presenta come il luogo della produzione, del consumo, della distribuzione, dellinnovazione. La città compete con altre città per conquistare nuovi mercati e nuove attività. Lo spazio è lo spazio economico delle rendite legate alluso del suolo, delle reti infrastrutturali, dei mercati.
Ma il marketing territoriale non è altro che un campo della pianificazione generale; da qui la necessità di adattare, di armonizzare tutta l'attività di marketing alla pianificazione di governo del territorio ed alla programmazione strategica.
Lazione di attrazione di investimenti sul territorio rappresenta solo lavvio di unazione strategica su arco temporale di lungo periodo e a vari livelli di governo del territorio.
Da una prospettiva economica, il ritorno del territorio come fattore di sviluppo pone le città al centro delle diverse economie regionali e in competizione fra di loro sulla base della capacità, del diversi centri urbani, di favorire la realizzazione di un tessuto connettivo con le economie regionali decentrate, di essere nodo attivo fra le diverse aree economiche.
Le reti consentono di raggiungere economie di scala di tipo cooperativo, distribuendo i vantaggi conseguenti tra i singoli nodi.
Si possono individuare almeno tre distinte categorie di reti di città:
- le reti di complementarietà, costituite da centri specializzati e complementari, interconnessi attraverso un insieme di legami di mercato;
- le reti di sinergia, costituite da centri similari in rapporto di cooperazione;
- le reti di innovazione, costituite da centri che cooperano su specifici progetti tecnologici, infrastrutturali o produttivi nellottica di raggiungere una sufficiente grandezza sia in termini di domanda che di offerta.
Lefficacia del consenso e le trasformazioni urbane
La gestione complessa del governo del territorio e delle sue trasformazioni non può essere sostenuta in modo efficace ed efficiente solo su impulso pubblico dellente locale, lo sviluppo ed il governo del territorio deve essere affidato oltre che a forme di sussidiarietà orizzontale e verticale, a nuove forme di partenariato, perequazione, incentivazione.
Il ruolo del sistema pubblico non riesce più a garantire le risorse per uno sviluppo diretto, è con il sistema privato che è necessario confrontarsi e negoziare.
Al pubblico deve essere mantenuto il controllo del governo del territorio, al privato la possibilità di iniziativa che soddisfi oltre che i propri interessi diretti, gli interessi generali e pubblici.
La Rigenerazione urbana
Dichiarazione di Toledo - 22 giugno 2010
Limportanza strategica della rigenerazione urbana integrata [si basa su]
una crescita intelligente, con la promozione di uneconomia basata sulla conoscenza e sullinnovazione; una crescita sostenibile, con la promozione di un uso più efficiente delle risorse, uneconomia più competitiva e più ecosostenibile; una crescita inclusiva, con la promozione di un alto tasso di occupazione delleconomia e offrendo coesione sociale e territoriale.
Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo intraprendere una vera e propria riqualificazione verde, ecologica o ambientale delle nostre città, che includa alcune questioni fondamentali, quali:
- la riduzione delle esigenze di trasporto e la promozione di una mobilità più sostenibile
;
- lo stimolo allefficienza energetica negli edifici esistenti
;
- il miglioramento del metabolismo urbano, compresa la gestione dellintero ciclo delle acque, dei rifiuti, etc
- la spinta alluso di energie rinnovabili e al loro utilizzo nelle città;
- il riuso dei suoli (con la riconversione o il riutilizzo di aree dismesse, abbandonate o non utilizzate, ecc.) come strategia chiave
;
- la protezione della natura, del paesaggio, della silvicoltura, delle risorse agricole, ecc., intorno alle città, e il rafforzamento dei loro legami o della loro articolazione con le città (per esempio, con le cinture verdi e/o i corridoi connessi e in continuità con la rete dei parchi e degli spazi pubblici), il regreening della città esistente, ecc.
[Occorre anche] lattuazione di una serie di misure connesse tra loro - ad esempio per listruzione, la formazione, linclusione, ecc., così come altre misure ambientali ed economiche - che consentono la lotta contro la segregazione spaziale e lemarginazione sociale, risulta una delle azioni chiave per la realizzazione di una maggiore integrazione e coesione sociale.
Questo approccio integrato richiede, in primo luogo, ladozione di un approccio olistico.
Ciò significa sostituire il settore abituale o lapproccio unidimensionale con dei nuovi approcci, trasversali o multidimensionali, che permetteranno lottenimento di effetti moltiplicatori, complementari e sinergici; e anche considerare la città nel suo complesso. Le azioni dovrebbero essere unitarie, e affrontare tutta la complessità dello sviluppo urbano, tenendo conto del ruolo di ogni parte della città nella sua struttura globale.
La rigenerazione urbana è concepita come un processo pianificato che deve trascendere gli ambiti parziali e gli approcci che sono stati la norma fino ad ora, al fine di guidare sia la città nel suo insieme sia le sue parti come componenti dellintero organismo urbano, verso lobiettivo di sviluppare appieno e bilanciare la complessità e la diversità delle strutture sociali, economiche e urbane, e allo stesso tempo stimolare una maggiore eco-efficienza ambientale.